sabato 31 dicembre 2016

Tragedia

In questi giorni a casa nostra si è abbattuta una tragedia.
O forse meglio dire una catastrofe, uno tsunami, un'apocalisse: HANNO CAMBIATO LA FOTO nel profilo di Alessia.
Credo che se fosse arrivata la notizia dell'attivazione dei codici nucleari da parte di Trump avrebbe sortito meno effetto.
Il bello è che se l'è presa con noi genitori credendo che gliel'avessimo sostituita noi perché non ci piaceva.
Ora, a parte il fatto che con le mie conoscenze tecnologiche neanche lo so aprire il suo profilo, figurati se le cambiavo la foto.
Fatto sta che è successo il finimondo: scene di isteria pura, mail di richiesta spiegazioni, ci mancava che li minacciassimo di mettere in mezzo l'avvocato.
Capisco che per i ragazzi la foto del profilo sia molto importante perché è anche su essa che le famiglie si basano nella scelta, ma vi assicuro che ad una simile tragedia si può sopravvivere.
La foto originale era stata sostituita con un'altra scelta tra quelle che avevamo inserito nel fascicolo ma che Alessia giudicava inguardabile.
Alla fine ci è stato spiegato che la nostra era troppo sgranata e se volevamo potevamo mandarne un'altra.
I successivi due giorni sono trascorsi alla ricerca della foto perfetta fatta col cellulare.
Ne avrà fatte a centinaia, ai miei occhi tutte uguali, fino a quella "appena decente" che ha rimandato all'associazione.
Speriamo che questa vada bene perché non potrei reggere un'altra volta a tutto questo.

Natale Usa vs Italia

Eccoci arrivati alla fine di questo 2016, oggi ho visto un video interessante di Tia Taylor.
E' una ragazza americana che frequenta la Bocconi.
Nei suoi video tratta argomenti contrapponendo l'Italia agli USA.
Quello che ho visto oggi riguardava le feste natalizie.
Negli Stati Uniti il periodo natalizio parte dal Black Friday ed è caratterizzato dal lavoro massacrante e dagli straordinari: il tutto per poter comprare dei bei regali alle persone care.
Lei dice che il lato religioso è molto secondario rispetto ai regali: tanto che, almeno per sua esperienza, non c'è partecipazione a funzioni religiose.
Dal suo racconto emerge lo spirito di sacrificio per amore della famiglia, di sua madre che lavorava duro per permettere ai figli di festeggiare il Natale.
Queste festività sono l'apoteosi del lavorare duramente che è poi il motto americano.
Che dire? Da noi non credo ci sia l'ansia del non avere soldi per i regali, in linea di massima la maggior parte delle famiglie ha almeno un'entrata "sicura" a fine mese.
E forse si è un po' persa la percezione del senso di sacrificio; ora, non che noi ci togliamo il pane di bocca per fare i regali ai figli, però forse c'è un senso del dare tutto per scontato o dovuto che in America non c'è.
A livello religioso non credo che noi siamo più religiosi, forse più tradizionali e, anche chi non frequenta la Chiesa durante l 'anno a Natale ci va.
Festeggiare il Natale (che poi è la nascita di Gesù) senza andare alla Messa mi sembra strano.
L'America è davvero un paese basato sul consumismo e l'Italia la segue a ruota, a volte preferirei che Alessia andasse in un paese, magari più povero e meno conosciuto, ma dove ancora esistono i valori e dove potesse sperimentare l'importanza delle piccole cose.
Comunque vi consiglio i video di Tia , soprattutto perché li fa in inglese e vi possono essere utili per esercitarvi (no, io ho letto i sottotitoli) e poi per farvi un'idea della società americana vista dall'interno.
Buon 2017 a tutti!






sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale

Eccoci giunti anche quest'anno alla viglia di Natale.
E, come tutti gli anni, almeno per noi, ci arriviamo sempre con l'acqua alla gola, sempre di corsa, alla disperata ricerca degli ultimi regali: per la collega che quest'anno ti ha fatto capire che te lo fa (e che vuoi non ricambiare?), per l'amica che ha già tutto, per quella che ti fa sempre regali wow e a confronto il tuo libro da 10 euro è una miseria,  per quella con i gusti completamente diversi dai tuoi cosicché qualsiasi cosa prendi già sai che le farà schifo...e allora vai con i cosiddetti regali neutri: bagnoschiuma, cremine per il corpo, profumatori per ambienti.
I classici regali che vanno bene un po' per tutti e che quando li ricevi non puoi non pensare: " ma sarà riciclato o avrà pensato proprio a me mentre lo comprava?".
Sì, sono maligna a pensare queste cose ma sai, quando apri un pacchetto con detergente viso e salviettine struccanti quando non usi più cosmetici da dieci anni. il dubbio nasce spontaneo...
Ma vabbè torniamo alle cose importanti, questo post era per augurare a tutti un felice Natale.
Questo è l'ultimo prima della vostra grande avventura, vivetelo intensamente e, anche se per voi non sarà il massimo trascorrere tutto il giorno con nonni, zii e parenti vari e non vedrete l'ora di squagliarvela per stare con i vostri amici, pensate che tra un anno il ricordo di questo giorno vi accompagnerà e vi rammenterà che, da questa parte dell'oceano, avete qualcuno che pensa costantemente a voi, che c'è e sempre ci sarà per voi e che vi aspetterà  per dieci mesi e per tutto il tempo che ci vorrà a trovare la vostra strada.
A tutti un sereno  Natale.

giovedì 22 dicembre 2016

Eltis test

Come preannunciato nell'ultimo post il 12 Dicembre Alessia è stata convocata a Milano per sostenere l'Eltis test.
Mi ha raccontato che era diviso in due sezioni: una di listening con 24 domande e l'altra di reading di 26 circa.
Nella prima c'era un ascolto di situazioni scolastiche e di operazioni numeriche e poi dovevano segnare sul foglio non il risultato (che oltretutto dicevano nel dialogo) ma proprio la frase detta.
Nella seconda parte c'erano da inserire delle parole appropriate al contesto di alcune frasi e dei brani da leggere con relative domande a cui rispondere.
Nel complesso non le è sembrato difficile, anzi piuttosto fattibile.
Lei si era esercitata i giorni prima su questo sito: www.eltistest.com e mi ha detto che in effetti la prova è stata molto simile al test sul sito.
Certo la giornata in generale è stata piuttosto stancante: la mattina scuola, uscita un'ora prima e di corsa alla stazione, arrivo a Milano dove c'era un freddo polare, esame, kebab al volo  e treno di rientro.
E' arrivata alle 22 ed era cotta: e il giorno dopo a scuola!
Comunque un altro passo è stato fatto.


venerdì 9 dicembre 2016

Poche novità

Per il momento poche novità: lunedì Alessia è stata convocata a Milano per sostenere l'ELTIS TEST.
Credo sia suddiviso in listening e reading, e serve per valutare il livello linguistico dei ragazzi prima della partenza.
Diciamo che questo test non è tra le cose più importanti che ha in testa l'Alessia in questi giorni.
Tra meno di quindici giorni termina il primo trimestre scolastico e lei sta combattendo la sua personale battaglia contro la fisica.
 Per il resto sembra tutto ancora surreale, sì ogni tanto in casa scappa la frase: "l'anno prossimo non ci sarai", ma in realtà ancora non ci rendiamo conto o forse non ci vogliamo ancora pensare.
Martedì prossimo ci sarà la riunione a scuola per l'alternanza scuola-lavoro.
Spero di capirci qualcosa e che mi sappiano dire come Alessia può svolgere tutte le ore previste andando via un anno.
Spero trovino qualcosa da farle fare nei mesi estivi prima della partenza in modo che , al ritorno, possa concentrarsi solo sul recupero delle materie scolastiche.
Staremo a vedere.

giovedì 1 dicembre 2016

Colloqui

In questi giorni stiamo facendo i colloqui con i professori; ho colto quindi l'occasione di parlare loro dell'exchange program dell'anno prossimo.
In realtà fortunatamente la coordinatrice li aveva già informati, le loro reazioni sono state piuttosto classiche.
A parte la coordinatrice, che insegna una delle materie di indirizzo, che ce lo aveva sconsigliato già l'anno scorso, degli altri fortunatamente nessuno è apertamente contro.
C'è chi è rimasto piuttosto neutro e alla fine del colloquio, dopo che gli avevo riferito le mie preoccupazione sul rientro in quinta, mi ha lasciato con un " vabbè deve fare conto di essere rimandata in tutte le materie." grazie,  mi ha rassicurato! Se poi aggiungiamo che è anche vicepreside la dice lunga su come la scuola veda queste esperienze,  diciamo che non partiamo bene.
Altri sono stati più ottimisti, dicendomi che basta rimanere in contatto durante l'anno e che loro faranno sapere quali sono gli argomenti fondamentali fatti in quarta.
Il migliore è stato quello di religione, che è un tipo particolare ( ed è per questo che ci sono andata, per risollevarmi il morale) che, dopo avergli riferito le reazioni dei colleghi mi ha detto: " Signora.....se ne freghi!"
Grande!
In realtà quello che è emerso mi ha piuttosto delusa: tutti concordavano sul fatto che sia un'esperienza di crescita personale, di arricchimento culturale ma rimangono fissamente ancorati alla didattica, ai programmi, alle cose perse.
Questi ragazzi saranno gli uomini e le donne del domani, dobbiamo formarli sì nella cultura ma soprattutto nei valori.
E se hanno la possibilità e la voglia di fare quest'esperienza meravigliosa e allo stesso tempo terrificante, lasciare tutto il conosciuto per l'ignoto, per mettersi in gioco, conoscere altri modi di fare, di pensare, di credere benvenga e se non sapranno un sonetto di Foscolo o l'anno del Congresso di Vienna CHI SE NE FREGA!