martedì 31 gennaio 2017

Tutto e il contrario di tutto

Siamo in piena attesa famiglie, anche se qualcuno è già stato  assegnato.
Oggi vorrei solo fare una riflessione che nessun ragazzo ammette di fare.
Cosa sarebbe meglio?
Ho letto centinaia di blog e visto un sacco di video, e tutti, quando gli arriva la famiglia, dicono: "non potrei essere più felice di così, mi è andata benissimo non potevo desiderare i meglio".
Poi partono e dopo qualche post di inizio avventura segue un silenzio inquietante.
Ora, sarà che sono mamma , ma io un po' mi affeziono a questi ragazzi e seguirli nei mesi precedenti e quando affrontano l'iniziale shock mi aiuta ad prepararmi meglio a quello che verrà nel prossimo anno.
Quindi, tornando a loro, dopo qualche mese di black out tornano sul blog o su  you tube dicendo che, a seguito di ( non meglio precisati) problemi con la vecchia famiglia, l'hanno cambiata e ora si trovano bene ( ma non sono entusiasti come prima).
Probabilmente ci saranno delle clausole di privacy che li vincoleranno a non diffondere i particolari, ma fa una rabbia non sapere cosa è andato storto, e ti aumenta l'ansia che questa situazione possa capitare anche a tua figlia.
Perciò a seguito di tutta la cultura che mi sono fatta posso affermare questa verità: NON C'E' UNA REGOLA UNIVERSALE.
C'è chi è stato ospitato dai mormoni e si è trovato benissimo e chi malissimo e ha dovuto cambiare famiglia.
Chi ha trovato un ambiente meraviglioso in una famiglia di due persone un po' più anziane e chi invece lo vedrebbe come il peggior incubo perché magari si pensa siano meno inclini a farti uscire e siano più chiusi.
Anche nelle famiglie "tradizionali" ci si può trovare bene oppure, come è capitato, si innescano dei meccanismi di incomprensioni per cui il ragazzo si sente solo un ospite e non un membro della famiglia.
Nel caso di ragazze ospitate in casa con un host sister mi sembra sia più facile che si inneschi un meccanismo di rivalità ( noi donne siamo tremende), per cui se all'inizio erano sorelle per la pelle dopo diventano indifferenti o addirittura ostili.
Anche la classica famiglia americana non è indice di sicurezza matematica anzi: forse la si preferirebbe ad una ispanica, invece tanti ragazzi capitati in famiglie di origine messicana si sono trovati benissimo, sono diventati figli con il vantaggio che oltre l'inglese hanno anche migliorato lo spagnolo.
Sarà che poi gli ispanici ( e qui vado di luoghi comuni) sono simili a noi italiani: sono calorosi, accoglienti, gli piace generalmente cucinare e hanno molto ben radicato il concetto di famiglia.
Anche il fatto di avere un double placement ha due facce: da una parte, se capitiamo in una famiglia "particolare" essere in due può aiutare molto ad affrontare i problemi, dall'altra non sarai l'unico, ci potrebbero essere confronti, preferenze e rivalità.
Perciò davvero non esiste una regola: anzi forse sì quella delle tre C: Comprensione, Comunicazione, ma soprattutto tanto C---!






mercoledì 25 gennaio 2017

Alimentazione negli Usa

Credo che tutti gli Exchange student e tutti i loro genitori siano preoccupati da un aspetto di questa esperienza, tanto più se si svolgerà negli Stati Uniti: l'alimentazione.
E' risaputo che la cucina italiana è imbattibile: a questo dogma affianchiamo quello che invece in America si mangia veramente male e siamo a posto.
Il "mangiar male" non è riferito ai cibi che possono essere anche gustosi e accattivanti: un hamburger o delle costine alla griglia ogni tanto non sono male ( se non consideriamo che le servono con una specie di marmellata dolce), e si può anche sperare di capitare in una famiglia che non cena 6 volte la settimana in un fast food; il problema è che non hanno una cultura del cibo, dell'importanza di frutta e verdura, del non mangiare a tutte le ore.
A lungo andare anche hamburger, patatine e bibite vengono a noia e tanti ragazzi si lamentano  della mancanza del rito del pasto in famiglia.
A questo aggiungiamo che anche i ragazzi più coscienziosi, che proveranno a comprarsi della frutta e verdura per conto loro, si troveranno a sostenere delle spese non indifferenti.
Questo è un aspetto che un po' mi preoccupa visto anche la durata del programma, è vero che probabilmente i ragazzi faranno qualche tipo di attività fisica ( non Alessia che sta all'attività fisica come Trump sta ai diritti civili) che li aiuterà a smaltire, ma il rischio di lasciarsi ingolosire dalle schifezze industriali americane è reale.
Perciò un altro obiettivo che ho, prima della partenza di Alessia, è che impari almeno qualche piatto italiano, un po' perché forse la famiglia ospitante se lo aspetterà e un po' perché alla peggio, ogni tanto, si potrà cucinare qualcosa di decente.





Il corpo diventa ciò che sono gli alimenti, come lo spirito diventa ciò che sono i pensieri.
(Anonimo)


martedì 17 gennaio 2017

Primo placement

Ebbene sì. ci siamo è arrivato il primo placement!
La fortunata andrà in Tennesse, senza che avesse scelto lo Stato.
Da quello che mi ha fatto vedere Alessia avrà un hdad e una hmum, senza fratelli.
La casa sembra meravigliosa e che dire? ... beata lei!
In realtà siamo verdi dall'invidia! No, a parte gli scherzi sono molto contenta per lei, avrà tempo per conoscerli un po' (forse anche troppo: cosa si diranno per 8 mesi?), di abituarsi all'idea e non avrà più l'ansia da "dove capiterò?".
Per gli altri comuni mortali non resta che continuare ad aspettare fiduciosi, arriverà anche il vostro turno vedrete!
Per quanto ci riguarda ancora la foto inguardabile non è stata modificata e Alessia è leggermente alterata che il suo profilo giri per le famiglie con quella foto, ma dall'associazione non si sa niente.
Alla prossima, magari per un altro placement!






Il vero viaggio di scoperta, non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi
Marcel Proust

domenica 8 gennaio 2017

Freddo polare

Questo 2017 è iniziato con un'ondata di gelo, gran parte d'Italia è alle prese con neve e ghiaccio; qui nel centro ce la siamo fortunatamente cavata solo con un freddo inusuale.
Al telegiornale abbiamo visto che il gelo ha colpito anche gli USA: in Minnesota e Winsconsin si sono toccati i -20 e in tutta la zona dei Grandi Laghi ci sono temperature polari.
Ma addirittura in Georgia e Alabama è stato dichiarato lo stato d'emergenza ( ma non erano al sud?).
Ad oggi quindi stiamo molto rivalutando gli stati del profondo Sud: Texas, Arizona, New Mexico forse non sono male per trascorrerci 10 mesi.
E se invece Alessia venisse mandata a nord chi ce l'ha l'abbigliamento adatto?
E se ce lo dicono a Maggio o dopo, dove lo trovo l'abbigliamento da neve?
E le scarpe? Come li metto i moon boot nella valigia?
Vabbè non preoccupiamoci ora, magari capita in Florida!
Un salutone e buon rientro a scuola!

giovedì 5 gennaio 2017

Finalmente 2017

Buon 2017!
Finalmente siamo nell'anno della vostra partenza, nel vostro anno, in quell'anno che sicuramente vi cambierà più di qualunque altro, che vi metterà alla prova e che ricorderete ( e ricorderemo) per sempre.
Adesso sembra tutto più vicino e, seguendo i blog di Exchange già partiti, ho visto che alcuni hanno avuto il placement  addirittura a Febbraio! Quindi da qui in avanti tutto è possibile!

Queste vacanze sono state occasioni di riflessioni con Alessia su questo viaggio; e proprio mentre eravamo alla Asl per una vaccinazione, parlavamo dei vari stati ( lei ha il terrore di capitare in uno in particolare ma non posso dire quale!).
Certo ognuno ha le sue preferenze: c'è chi ama il caldo, chi il freddo, chi adora  paesaggi montani e chi senza il mare muore, ma siamo giunte alla conclusione che qualunque stato ha posti belli da visitare ( chi più, chi meno), l'importante è la famiglia.
Leggendo i blog dei ragazzi che sono già là ci sta venendo un po' di fifa; ce ne sono molti che erano entusiasti della famiglia che era capitata loro al momento del placement.
Poi, dopo poche settimane negli Usa e un silenzio stampa preoccupante, riemergono annunciando il cambio di famiglia per motivi sempre poco chiari.
Oppure c'è chi resta in famiglia ma si capisce che ci sono incomprensioni e non ci sta bene.
Questo mi preoccupa molto: è facile trovare persone che la pensano o agiscono in modo diverso da noi e una convivenza così lunga senza che sia nato un feeling può essere molto problematica.
Comunque staremo a vedere, ricordatevi sempre di essere aperti a nuove esperienze, a non giudicare e a non abbattervi alle prime incomprensioni ma accettare le differenze e arricchirvi di questo.