giovedì 1 dicembre 2016

Colloqui

In questi giorni stiamo facendo i colloqui con i professori; ho colto quindi l'occasione di parlare loro dell'exchange program dell'anno prossimo.
In realtà fortunatamente la coordinatrice li aveva già informati, le loro reazioni sono state piuttosto classiche.
A parte la coordinatrice, che insegna una delle materie di indirizzo, che ce lo aveva sconsigliato già l'anno scorso, degli altri fortunatamente nessuno è apertamente contro.
C'è chi è rimasto piuttosto neutro e alla fine del colloquio, dopo che gli avevo riferito le mie preoccupazione sul rientro in quinta, mi ha lasciato con un " vabbè deve fare conto di essere rimandata in tutte le materie." grazie,  mi ha rassicurato! Se poi aggiungiamo che è anche vicepreside la dice lunga su come la scuola veda queste esperienze,  diciamo che non partiamo bene.
Altri sono stati più ottimisti, dicendomi che basta rimanere in contatto durante l'anno e che loro faranno sapere quali sono gli argomenti fondamentali fatti in quarta.
Il migliore è stato quello di religione, che è un tipo particolare ( ed è per questo che ci sono andata, per risollevarmi il morale) che, dopo avergli riferito le reazioni dei colleghi mi ha detto: " Signora.....se ne freghi!"
Grande!
In realtà quello che è emerso mi ha piuttosto delusa: tutti concordavano sul fatto che sia un'esperienza di crescita personale, di arricchimento culturale ma rimangono fissamente ancorati alla didattica, ai programmi, alle cose perse.
Questi ragazzi saranno gli uomini e le donne del domani, dobbiamo formarli sì nella cultura ma soprattutto nei valori.
E se hanno la possibilità e la voglia di fare quest'esperienza meravigliosa e allo stesso tempo terrificante, lasciare tutto il conosciuto per l'ignoto, per mettersi in gioco, conoscere altri modi di fare, di pensare, di credere benvenga e se non sapranno un sonetto di Foscolo o l'anno del Congresso di Vienna CHI SE NE FREGA!



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